La Prima Guerra Mondiale ed il suo tempo
L’irredentismo di ieri
Tenendo ben presenti le premesse che abbiamo fatto
precedentemente, intendiamo rispondere ai luoghi comuni di oggi, argomentando
il fenomeno irredentista del tempo.
Oggi, in questa società annoiata e senza valori, il fenomeno
dell’irredentismo, può farci sorridere, ma questo era ad inizio 1900 un fatto
molto sentito. A qual tempo, l’Italia era un’entità fortemente sentita anche da
tutti coloro che pur non essendo geograficamente e politicamente cittadini
italiani, si sentivano tali per affinità all’Italia. E’ un fenomeno, che trova
termine durante la Seconda Guerra Mondiale, ma come abbiamo detto, a inizio
‘900 è fortissimo e tenuto in altissima considerazione dalla maggioranza della
società di allora.
Ma che cos’è il fenomeno irredentista ?
Con il termine irredentismo, si indica l'aspirazione di un
popolo a completare la propria unità territoriale nazionale, acquisendo terre
soggette al dominio straniero (terre irredente) sulla base di un'identità
etnica o di un precedente possesso storico provato.
Chiaramente alla scuola d’oggi, ai nostri ragazzini non si
parla di questi argomenti o di questi Eroi. È tutto ciarpame, considerato
obsoleto, superato, …addirittura un refuso dell’epoca fascista ! Proviamo a
chiedere agli insegnanti più giovani, o ai ragazzini di 15 anni fuori dai
licei.
Per la cronaca, irredentismo e fascismo, sono fenomeni
separati cronologicamente alla nascita da quasi due generazioni, ma si vuole
far confusione !
L'espressione "terre irredente" infatti, cioè non
liberate, fu utilizzata la prima volta dal patriota e uomo politico italiano
Matteo Renato Imbriani, nel 1877, ai funerali del padre Paolo Emilio, e un
giornalista viennese per deriderlo sulla stampa austriaca, lo definì subito
"irredentista" !!!
Nazario Sauro, Cesare Battisti, Guglielmo Oberdan ad
esempio, sono eroi irredentisti, martiri, caduti per la loro Patria Italia.
Sono esempi che sarebbe il caso di valorizzare e trasmettere alle nuove
generazioni. Alti ideali comuni, generosità, sacrificio personale, i valori
espressi da questi Uomini… e sono valori che non passano di moda, e
servirebbero anche oggi, a combattere l’egoismo, il materialismo, il vuoto
morale e la noia in cui sono ormai immersi i nostri ragazzini.
Sauro, Battisti e Oberdan sono citati anche nella canzone La leggenda del Piave
Oggi si ama fare sondaggi popolari per avallare la scelta di
nomi quali Bettino Craxi o altri “statisti e politici”, alla toponomastica
cittadina. È una moda ! Sembra che tutti i comuni debbano avere una via o una
piazza intitolata a questo o quell’uomo. Commercialmente parlando, questo
succede quando l’articolo che si reclamizza da vendere è difettoso all’origine,
perché se fossimo una Nazione seria, non ci sarebbe bisogno di sondaggi o di
giustificazioni politiche e culturali per in-titolare una via o un viale ad uno
dei tanti Eroi che abbiamo avuto, si tratta di rivalutarli, di renderli “utili”
alla società d’oggi…
La nostra è una società che da troppo tempo, cresce con gli
esempi sbagliati, e i risultati si vedono :
Non è possibile avere in televisione la presenza costante di
ladri, corrotti e farabutti e poi interrogarsi come mai i giovani vengono su
male e pensano solo al denaro. Torniamo a proporre loro dei modelli “normali” e
anche i giovani torneranno ad esserlo. Ad esempio, credo che non si possa
restare indifferenti alla lettera testamento di Nazario Sauro. Sono
parole quelle del Patriota. scritte in favore della libertà, dell’altruismo,
della coerenza e dell’Italia; sono o non sono argomenti attuali anche oggi? E
allora perché non vengono lette e discusse nelle scuole ? Perché nessuno le
ricorda più ?
Alberto Conterio
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