La Prima Guerra Mondiale ed il suo tempo
Introduzione e generalità sull’argomento
Parlando di storia o di fatti e periodici storici, viene
spesso compiuto un grossolano errore, o è più corretto scrivere che viene
volutamente fatto un errore: paragonare i fatti accaduti un tempo al nostro
standard attuale di valori e di conoscenza.
Si usa per così dire il “senno di poi”, per puntare il dito
su chi non ci è simpatico ad esempio, accusandolo d’aver fatto scelte errate,
scellerate o criminali, oppure per non averle fatte. Si guarda cioè ai fatti
accaduti, facendo il confronto con le aspettative sociali d’oggi. In breve non
regoliamo i parametri dei fatti al tempo ed alla situazione contingente al
periodo in cui i fatti stessi si sono svolti. Ciò e grave, perché giudicare i
fatti di più di mezzo secolo orsono con i canoni odierni, vuol dire correre il
rischio di avere una visione distorta degli avvenimenti e del contesto in cui
si svolsero e di discuterne usando due linguaggi diversi, quello della storia e
quello della cronaca, con i quali è difficile intendersi.
Per chiarire questo concetto basilare, facciamo un esempio :
pensando all’emancipazione fem-minile avvenuta nel ventesimo secolo, diventa
difficile non essere perplessi davanti ad alcuni passi della Bibbia, che,
riferendosi alla condizione femminile, recita fuori dal tempo (sembrerebbe) che
la donna è sottomessa all’uomo o che debba esserlo.
E’ chiaro che questa è una situazione inaccettabile oggi, improponibile,
e la posizione della Chiesa stessa non può che essere a favore dell’ugual
rispetto tra uomo e donna. Contestualizzando però il periodo in cui il Testo è
stato scritto, si può affermare invece, che la Bibbia risulta essere
addirittura un testo rivoluzionario al
suo tempo, tutt’altro che retrogrado.
Sulla Bibbia infatti si trovano riferimenti alla donna anche
quando si scrive che occorre rispettarla, onorarla e proteggerla perché essa è
la madre dei nostri figli. Sono argomenti scontati oggi, ma 2000 anni fa, molto
meno, e non sono pochi ancora oggi, i testi sacri e le presunte “civiltà” che
trattato il soggetto “donna” in ben altro modo !
Questo esempio fa nascere una domanda; Non siamo capaci di
fare questo ragionamento di contestualizzazione oppure siamo indotti per
convenienza a non farlo?
Torna alla mente quanto detto dal Prof. Richey . "La
conoscenza della verità non può mai essere pericolosa, l'ignoranza sì, e ancora
più pericolosa una conoscenza parziale della Verità Storica, perché di essa
potrebbero servirsi politicanti senza scrupoli per influenzare le passioni
delle loro vittime, traendole in inganno con ricostruzioni distorte del
passato."
È molto facile quindi che la nostra incapacità di
parametrizzare i fatti al tempo in cui si sono svolti sia volutamente studiato,
e segua uno scopo.
Non si tratta di essere complottasti. Si tratta di sgombrare
la mente dai pregiudizi costruiti nel secondo dopoguerra per tentare un
approccio libero verso la storia, valutando con obiettività i fatti e non i
risultati che questi hanno prodotto nel tempo, così come fecero i nostri nonni.
Occorre cioè mettere da parte la demagogia della politica spicciola degli
avventurieri e degli approfittatori, per
calarsi nella realtà del momento storico.
Dall’epoca della Grande Guerra infatti, tutto è cambiato,
economia, società, politica, la tecnologia, le stesse aspettative di vita sono
cambiate. Impossibile quindi guardare obiettivamente a questo importantissimo
passaggio storico senza riportare indietro le lancette del tempo.
Su questo Blog, sarà nostra cura tentare questo esperimento,
per vivere da persona del 1900 la Grande Guerra. Grande si per per il numero
dei morti, per il numero dei Paesi interessati, per le nuove tecnologie
impiegate, ma grande soprattutto per gli ideali che la “mossero”: Ideali e
idealisti oggi totalmente scomparsi e non più politicamente corretti.
Alberto Conterio
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