martedì 15 ottobre 2013

Controproposta Italiana dell’11 aprile 1915



Controproposta Italiana dell’11 aprile 1915

Il progetto italiano di trattato con l'Austria-Ungheria proposto in data 11 aprile 1915 per una eventuale neutralità durante la prima guerra mondiale.

N.d.r: il documento seguente è una traduzione dall'originale tedesco conservato dall'Austria-Ungheria. Fu redatto in risposta all'iniziale offerta austriaca. Le trattative dell'Italia furono condotte in parallelo con i colloqui con i paesi dell'Intesa.

Articolo 1. L'Austria-Ungheria cede all'Italia il Trentino con i confini assegnati al Regno Italico nel 1811, cioè dopo il trattato di Parigi del 28 febbraio 1810.

Articolo 2. Una rettifica del confine orientale includente le città di Gorizia e Gradisca sarà concessa dall'Austria-Ungheria in favore dell'Italia. Segue un'esatta descrizione del nuovo tracciato del confine.

Articolo 3. La città di Trieste unitamente al suo territorio, il quale si estende a nord fino a Nebresina inclusa, perciò confinante con il nuovo confine italiano (Art. 2), e che a sud include la circoscrizione giudiziaria di Capodistria e Pirano, sarà costituita come Stato autonomo e indipendente dal punto di vista politico, internazionale, militare, legislativo, finanziario e amministrativo. L'Austria-Ungheria rinuncerà a tutti i diritti di sovranità su questo stato, il quale rimarrà un porto franco. Le truppe austro-ungariche e italiane non entreranno nel suo territorio. Il nuovo stato si assumerà una parte dell'attuale debito di stato austriaco, in proporzione al numero dei suoi abitanti.

Articolo 4. L'arcipelago delle Curzolari, Lissa (con le adiacenti isole Sant'Andrea e Torcola), Curzola, Lagosta (con le adiacenti isole e scogliere), Cazza e Meleda nonché Pelagosa, saranno ceduti dall'Austria-Ungheria all'Italia.

Articolo 5. Il territorio ceduto dall'Austria-Ungheria (Art. 1, 2 e 4) sarà immediatamente occupato dall'Italia. Da parte loro, le autorità e le truppe austro-ungariche lasceranno Trieste e il suo territorio (Art. 3) e le truppe di mare e di terra originarie di questo territorio saranno subito congedate dal servizio.

Articolo 6. L'Austria-Ungheria riconosce la piena sovranità dell'Italia su Valona e la sua baia, compresa Saseno, con tanto territorio dell'entroterra quanto necessita alla sua difesa.

Articolo 7. L'Austria-Ungheria si disinteresserà completamente dell'Albania entro i confini derivati dalla Conferenza di Londra.

Articolo 8. L'Austria-Ungheria concederà completa amnistia e immediato rilascio a tutte le persone originarie dei territori ceduti o abbandonati (Art. 1, 2 e 4) e condannate o coinvolte in un processo per ragioni militari o politiche.

Articolo 9. Allo scopo di liberare i territori ceduti (Art. 1, 2 e 4) dalla loro parte del debito di stato austro-ungarico come anche dalle obbligazioni per il pagamento delle pensioni agli ex funzionari regio-imperiali, in cambio del completo e immediato trasferimento in possesso italiano delle intere proprietà mobili e immobili dello stato, con l'esclusione delle armi che si trovino nei territori, e al fine di compensare i necessari diritti dello stato per quanto riguarda i territori in questione, come sopra riferiti, tanto per il presente quanto per il futuro, senza eccezioni, sarà pagato dall'Italia all'Austria-Ungheria l'ammontare di duecento milioni di lire in oro.

Articolo 10. L'Italia si assume l'obbligo, durante l'intera guerra attuale, di osservare una perfetta neutralità verso l'Austria-Ungheria e la Germania.

Articolo 11. L'Italia rinuncia per l'intera durata dell'attuale guerra al diritto di richiedere a proprio favore le disposizioni dell'Articolo VII del trattato della Triplice Alleanza e l'Austria-Ungheria pronuncerà la medesima rinuncia per quel che riguarda l'occupazione del Dodecanneso da parte dell'Italia.

Fonte: Ferdinand Gruner, Der Treubruch Italiens - unter Benuetzung amtlicher Quellen, München 1916.

Nessun commento:

Posta un commento