Controproposta Italiana dell’11 aprile 1915
Il progetto italiano di trattato con l'Austria-Ungheria
proposto in data 11 aprile 1915 per una eventuale neutralità durante la prima
guerra mondiale.
N.d.r: il documento seguente è una traduzione dall'originale
tedesco conservato dall'Austria-Ungheria. Fu redatto in risposta all'iniziale
offerta austriaca. Le trattative dell'Italia furono condotte in parallelo con i
colloqui con i paesi dell'Intesa.
Articolo 1. L'Austria-Ungheria cede all'Italia il Trentino con
i confini assegnati al Regno Italico nel 1811, cioè dopo il trattato di Parigi
del 28 febbraio 1810.
Articolo 2. Una rettifica del confine orientale includente
le città di Gorizia e Gradisca sarà concessa dall'Austria-Ungheria in favore
dell'Italia. Segue un'esatta descrizione del nuovo tracciato del confine.
Articolo 3. La città di Trieste unitamente al suo
territorio, il quale si estende a nord fino a Nebresina inclusa, perciò
confinante con il nuovo confine italiano (Art. 2), e che a sud include la circoscrizione
giudiziaria di Capodistria e Pirano, sarà costituita come Stato autonomo e
indipendente dal punto di vista politico, internazionale, militare,
legislativo, finanziario e amministrativo. L'Austria-Ungheria rinuncerà a tutti
i diritti di sovranità su questo stato, il quale rimarrà un porto franco. Le
truppe austro-ungariche e italiane non entreranno nel suo territorio. Il nuovo
stato si assumerà una parte dell'attuale debito di stato austriaco, in
proporzione al numero dei suoi abitanti.
Articolo 4. L'arcipelago delle Curzolari, Lissa (con le
adiacenti isole Sant'Andrea e Torcola), Curzola, Lagosta (con le adiacenti
isole e scogliere), Cazza e Meleda nonché Pelagosa, saranno ceduti
dall'Austria-Ungheria all'Italia.
Articolo 5. Il territorio ceduto dall'Austria-Ungheria (Art.
1, 2 e 4) sarà immediatamente occupato dall'Italia. Da parte loro, le autorità
e le truppe austro-ungariche lasceranno Trieste e il suo territorio (Art. 3) e
le truppe di mare e di terra originarie di questo territorio saranno subito
congedate dal servizio.
Articolo 6. L'Austria-Ungheria riconosce la piena sovranità
dell'Italia su Valona e la sua baia, compresa Saseno, con tanto territorio
dell'entroterra quanto necessita alla sua difesa.
Articolo 7. L'Austria-Ungheria si disinteresserà
completamente dell'Albania entro i confini derivati dalla Conferenza di Londra.
Articolo 8. L'Austria-Ungheria concederà completa amnistia e
immediato rilascio a tutte le persone originarie dei territori ceduti o
abbandonati (Art. 1, 2 e 4) e condannate o coinvolte in un processo per ragioni
militari o politiche.
Articolo 9. Allo scopo di liberare i territori ceduti (Art.
1, 2 e 4) dalla loro parte del debito di stato austro-ungarico come anche dalle
obbligazioni per il pagamento delle pensioni agli ex funzionari
regio-imperiali, in cambio del completo e immediato trasferimento in possesso
italiano delle intere proprietà mobili e immobili dello stato, con l'esclusione
delle armi che si trovino nei territori, e al fine di compensare i necessari
diritti dello stato per quanto riguarda i territori in questione, come sopra
riferiti, tanto per il presente quanto per il futuro, senza eccezioni, sarà
pagato dall'Italia all'Austria-Ungheria l'ammontare di duecento milioni di lire
in oro.
Articolo 10. L'Italia si assume l'obbligo, durante l'intera
guerra attuale, di osservare una perfetta neutralità verso l'Austria-Ungheria e
la Germania.
Articolo 11. L'Italia rinuncia per l'intera durata
dell'attuale guerra al diritto di richiedere a proprio favore le disposizioni
dell'Articolo VII del trattato della Triplice Alleanza e l'Austria-Ungheria
pronuncerà la medesima rinuncia per quel che riguarda l'occupazione del
Dodecanneso da parte dell'Italia.
Fonte: Ferdinand Gruner, Der Treubruch Italiens - unter Benuetzung
amtlicher Quellen, München 1916.
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